I vini siciliani sono ormai famosi in tutto il mondo.
La Sicilia è una regione dai mille volti e dalle mille tradizioni culturali e culinarie. La sua geografia, la sua storia, la sua gente la rendono una fertile terra del buon cibo e del buon vino.
Sono molteplici e difficili da quantificare le coltivazioni di vite presenti su tutto il territorio regionale: si consideri che la Sicilia – con i suoi 107 mila ettari – doppia la Toscana (regione altrettanto nota per la viticultura) per superficie coltivata.
La Trinacria conta inoltre colline per più del 60% di tutto il suo suolo e una temperatura mite che nei secoli si è dimostrata la migliore per favorire la viticoltura. Tutti fattori che determinano da sempre una copiosa produzione di vini, accomunati dalla stessa terra d’origine ma divisi in migliaia di varietà per gusto, profumo e peculiarità.
A cominciare dai vini bianchi, tra cui troviamo il Catarratto e il Carricante. Entrambi molto diffusi, nonostante provengano da uve poco pregiate. Il primo si presenta al palato con grande freschezza e profumi floreali, il secondo è caratterizzato da sentori vegetali fragranti e una forte acidità. Un vino bianco siciliano è anche l’Inzolia, gustoso, fragrante ed elegante, con lievi ed equilibrati sentori erbacei.
Se parliamo poi di vini rossi, il più rinomato resta senza dubbio il Nero d’Avola (che prende il nome dalla nota località siracusana), apprezzato per un intenso aroma di frutti rossi maturi. Ma altrettanto noti sono i Nerelli (Mascalese e Cappuccio), prodotti da uve coltivate nei pressi dell’Etna. Fresco e armonico è invece il sapore del Cerasuolo di Vittoria, mentre più corposo e armonico è un rosso che sta ritornando in voga: il Perricone.
Tra i vini dolci e liquorosi, la Sicilia offre gli altrettanto celebri Marsala, Passito di Pantelleria e Moscato.
A Palermo, per assaggiare l’eccellenza dei vini siciliani, un ottimo posto è l’Enoteca Innusa.







