I vini sono nettari pregiati, capaci di affascinare con le loro qualità il palato di chi li gusta, tra questi i vini speziati.
Se ne parla sempre al plurale perché racchiudere migliaia di varianti in una sola categoria sarebbe un errore grossolano da evitare.
Ogni vino – infatti – deriva da uve diverse, di differente origini e pregio, capaci di portarsi dietro le caratteristiche tipiche del posto in cui sono state coltivate.
Ma i vini variano anche a seconda della preparazione, un processo quanto mai univoco, volto a regalare originalità a questo amatissimo prodotto. Tra le varie tipologie elaborate ai nostri giorni, una categoria a sé è quella dei cosiddetti vini speziati. Si tratta di prodotti aromatizzati tramite infusi di erbe e spezie, uniti a una quantità variabile di alcol. Un mix che serve a renderli più o meno complessi e strutturati.
Attribuire l’aggettivo di speziato ad un vino significa infatti riconoscergli un’intenso aroma.
Questo può rivelarsi maggiormente dolce (nel caso sappia ad esempio di vaniglia o cannella) o penetrante (se rimanda a profumi come quello del pepe nero o dei chiodi di garofano). Ma a determinare queste tipologie di vini non è soltanto un sapiente ed elaborato processo di produzione: il sapore e l’odore si evolve anche durante la conservazione (in botte o in bottiglia), con la creazione di composti odorosi più complessi, dovuti alla combinazione di molecole diverse. Fanno parte della categoria degli “speziati” vini come il Barolo, il Barbaresco e il Syrah, caratterizzati dall’aroma del pepe nero.
Il Pinot Nero possiede invece un profumo che rimanda alla liquirizia, mentre si parla di cannella e noce moscata per l’Aglianico. Più dolce è lo Chardonnay, con la sua fragranza alla vaniglia, diversamente dai Cabarnet, tipicamente odorosi di tabacco. Anche i vini speziati sono presenti nella vasta gamma di vini dell’Enoteca Innusa, tra le più apprezzate a Palermo, sita in via Alessandro la Marmora, 54.