Spesso il nostro occhio tende ad avere la meglio. Davanti ad una indecisione prendiamo una scelta in base a cosa attira maggiormente il nostro interesse, ad esempio scegliamo un vino in base al colore, che indicherà un gusto diverso per ogni gradazione di colore.
Per essere più precisi, il vino potrà presentarsi in undici differenti gradazioni di colore, tipo il vino bianco potrà essere: giallo verdolino, paglierino, dorato o ambrato. Il vino rosato potrà essere: rosa tenue, cerasuolo o chiaretto; e il vino rosso lo troveremo in rosso porpora, rubino, granato o aranciato.
Ogni colorazione ha un suo specifico significato. Ad esempio il vino bianco, se è giallo verdolino vuol dire che è un vino molto giovane, fresco e leggero; se invece è paglierino la tonalità di colore sarà giallo chiaro caratterizzato da un rapporto morbidezza e durezza equilibrato. Infine dorato sarà la colorazione tipica dei vini più maturi, mentre ambrato caratterizzerà passiti o liquori.
Invece il vino rosato tenue avrà la tonalità tipica di vini derivati da uva e bacca nera; rosa cerasuolo sarà di una colorazione derivato da una macerazione più lunga rispetto ai vini rosa tenue. Mentre rosa chiaretto si avvicina molto alla tonalità dei vini rossi.
I vini rossi color porpora sono molto giovani e vivaci, presentano dei riflessi violacei. Quelli rubino hanno una tonalità che caratterizza i vini molto giovani, equilibrati e ben conservati; il vino rosso granato è tipico dei vini rossi maturi e morbidi, invece quello aranciato caratterizza vini morbidi che hanno subito un lungo invecchiamento.
Inoltre esistono delle sostanze che determinano il colore del vino come: Antociani, Flavoni, Leucoantociani, Catechine, Kampferolo, Quercitine, Acidi cinnamici, Acidi benzoici.







