Siete fan dell’aprire le bottiglie di vino e spumante facendo più rumore possibile e direzionando il tappo verso chi ancora si deve sposare? Tra amici, forse, la goliardia del momento può andar bene, ma in occasioni più formali anche stappare una bottiglia di vino diventa una questione di galateo.
Non solo: oltre ad aprire la bottiglia in un certo modo, è importante anche sapere come stappare ogni vino specifico, che esso sia fermo, effervescente o invecchiato.
Vediamo prima le cinque regole di buona maniera per aprire una bottiglia di vino:
- Con l’etichetta rivolta verso gli ospiti, iniziate ad aprire la bottiglia incidendo la capsula di alluminio nel punto già segnato, detto baga.
- Eliminate quindi tutta la capsula e pulire la parte superiore del tappo, che potrebbe essere impolverata.
- Introducete la spirale del cavatappi al centro del tappo, compiendo 4 o 5 giri quindi iniziate a sfilare con una prima leva.
- Continuate ad estrarre il tappo con la massima delicatezza: eviterete così di produrre rumori e di dover toccare il tappo con le mani, cosa da evitare nella maniera più assoluta.
- Una volta tolto il tappo, è bene procedere con la pulizia dell’interno del collo della bottiglia con un fazzoletto per eliminare l’odore di sughero.
Il vino fermo e i vini invecchiati seguono questa procedura, facendo attenzione a non bucare mai l’altra estremità del tappo quando si inserisce il cavatappi al suo interno.
Diverso è il discorso degli spumanti, dove il tappo viene incapsulato in una gabbietta di ferro.
La bottiglia va tolta dal secchiello del ghiaccio e asciugata prima di essere aperta. A questo punto si impugna il collo della bottiglia con una mano, tenendo il tappo con il pollice, mentre con l’altra la gabbietta viene svitata.
Il tappo di sughero nelle bottiglie di spumante va fatto ruotare lentamente fino alla completa espulsione. Se l’operazione dovesse risultare difficoltosa, si possono utilizzare le pinze apposite.