I distillati sono il risultato dell’estrazione dell’alcol da sostanze di origine vegetale fermentate. Fanno parte della grande famiglia alcolica, ma non devono per questo essere confusi con i liquori, che nascono invece dall’unione di alcol, zucchero, aromi, erbe e altri elementi simili.
I distillati vengono creati attraverso un processo particolare gestito da specialisti del settore, i cosiddetti distillatori. Questi lavorano servendosi degli alambicchi, apparecchi che – tramite caldaie e serpentine – permettono la fermentazione e l’evaporazione delle sostanze alcoliche.
Ogni distillato ha una storia a sé, un’origine specifica e una diffusione territoriale particolare. Fra i più amati in circolazione c’è sicuramente il Gin, bevanda data dalla distillazione di orzo e frumento, uniti ad erbe fra cui le bacche di ginepro. La sua nascita ufficiale – avvenuta nel 1600 – viene localizzata fra il Belgio e i Paesi Bassi, dove oggi è considerato il drink nazionale. C’è però chi sostiene che una produzione embrionale di Gin era già stata avviata precedentemente in Italia, da alcuni monaci salernitani.
Dalla distillazione della canna da zucchero deriva invece il Rum (detto anche Ron o Rhum), che ha origini indiane o cinesi. Qualcosa di simile la assaggiò e documentò già Marco Polo, durante il XIV. Il perfezionamento di questo “vino da zucchero” avvenne poi nella Londra del 1400 e presso le piantagioni dei Caraibi, due secoli dopo.
Storia diversa quella della Vodka, che deve i suoi natali all’est Europa. Furono infatti i polacchi a brevettarla e a diffonderla in tutto il vecchio continente, già sette secoli fa. E’ data da una miscela composta da cereali e patate.
Sempre da cereali, germinati e trasformati in malto, deriva il Whisky. Nacque probabilmente fra la Scozia e l’Irlanda, per poi diffondersi rapidamente anche in Canada. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono alla fine del XVI secolo, negli stessi anni in cui sembra essere stato “inventato” anche un altro distillato amatissimo: la Tequila. Ottenuta dal succo del frutto dell’agave blu, deve i suoi natali al Messico e fu una delle prime bevande alcoliche prodotte in terra americana.
Ma citando tutti i distillati più amati, non si può di certo dimenticare l’italianissima Grappa. Estratta dalle “vinacce”, le bucce dell’uva dopo la spremitura, fu addirittura brevettata nel I secolo a.C.: la scoprirono i romani, durante il tramonto dell’età repubblicana, apprendendo questo antichissimo metodo di distillazione direttamente dai popoli della Mesopotamia.
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